Descrizione
Un vicequestore nato e cresciuto a Trastevere, trasferito ad Aosta, che odia lo sci, le montagne, la neve e il freddo. È brutale e sarcastico, cinico e saccente, però ha talento. Mette un tassello dietro l’altro nell’enigma dell’inchiesta, come fossero frammenti di un puzzle.
Nel 2013 usciva questo romanzo, l’esordio di un personaggio che si sarebbe conquistato l’affetto del pubblico. Inizia con un cadavere in mezzo a una pista da sci, sopra Champoluc, in Val d’Aosta. Sul corpo è passato un gatto delle nevi, rendendolo irriconoscibile. Poche tracce per il vicequestore Rocco Schiavone: briciole di tabacco, lembi di indumenti, resti organici e un macabro segno che non si è trattato di un incidente ma di un delitto.
Così, su quella pista nera, tutto è cominciato: romanzi, racconti, una se-rie televisiva di successo in onda su Rai 2. Nel frattempo Schiavone è entrato nell’olimpo dei detective italiani, e la cosa non gli piacerebbe. Forse non è davvero una brava persona, ma è difficile non parteggiare per lui.