Descrizione
Il cielo di Roma era velato da striature rossastre e luminose che, verso nord, viravano violentemente al verde chiaro. L’orizzonte bruciava tra le fiamme di un fuoco gelido, come se un’enorme tenda fosse calata sulla città e si muovesse al soffio di un vento fantasma. Era un’aurora boreale. Improvvisamente ebbi la certezza che Andrea in quel momento stava guardando lo stesso cielo pazzesco che si specchiava nei miei occhi. Ciò che ancora non sapevo era che quello era il suo modo per dirmi addio.