Descrizione
La prova scientifica non è solo un’appassionante soluzione da fiction in stile CSI, ma molto più concretamente un mezzo decisivo per l’accertamento della verità e la conseguente risoluzione di crimini, magari rimasti irrisolti per lungo tempo. Tuttavia il ricorso a questi strumenti fa sorgere quesiti di carattere etico, giuridico e scientifico, connessi alla difficoltà di individuare un perfetto equilibrio tra ragioni securitarie e tutela delle libertà individuali a fronte di una biologizzazione della sicurezza. Il volume, che raccoglie le opinioni di giuristi, biotecnologi, esperti di protezione dei dati, endocrinologi e docenti di medicina legale, offre una complessiva lettura problematica del funzionamento della Banca dati italiana del DNA, istituita dalla legge 85/2009, ma solo recentemente entrata nella sua piena operatività. Partendo ognuno dalla propria esperienza e dall’attualità dell’impegno accademico o professionale, gli autori dei contributi permettono al lettore di esplorare pienamente i vari aspetti del tema.