Descrizione
Nell’Argentina degli anni settanta, sotto la dittatura militare, due uomini si trovano a condividere la cella in una prigione di Buenos Aires. Luis Alberto Molina è un omosessuale condannato a una reclusione di otto anni per il reato di corruzione di minorenni, Valentín Arregui Paz è un militante politico arrestato mentre promuoveva azioni di disturbo in una fabbrica. Non potrebbero avere caratteri più distanti: dolce e trasognato il primo, che passa il tempo a inseguire i suoi ideali di bellezza e amore romantico; duro e intransigente l’altro, la cui vita ruota tutta attorno al dovere e all’impegno. Eppure la vicinanza coatta, la condivisione della quotidianità di carcerati e soprattutto i racconti, particolareggiati e appassionati, dei film che fa Molina finiscono per schiudere nuovi orizzonti nell’oscurità della prigionia. Cade la barriera di incomprensione tra loro e si apre la porta a una relazione nuova. In un racconto serrato e coinvolgente, quasi tutto basato sui dialoghi dei due protagonisti, tra evanescenti evocazioni di vecchie pellicole e note a piè di pagina di commento, Puig segue l’evoluzione del rapporto verso una sempre maggiore intimità nonostante la feroce realtà del carcere, del ricatto, della tortura.