Descrizione
Stanchi dei soprusi degli uomini gli animali di una fattoria, sfruttati e maltrattati, cacciano il padrone e gettano le basi di una nuova società. Spinti dall’idealismo e da slogan ben congegnati, vogliono creare un paradiso di progresso, giustizia e uguaglianza. Questo il palcoscenico su cui si svolge una delle più suggestive allegorie mai scritte, il racconto di come una rivolta contro la tirannia possa trasformarsi in una nuova forma di dispotismo e sfruttamento.
Con La fattoria degli animali (pubblicato nel 1945) Orwell scrisse il suo testo forse più famoso, diventato ormai un vero e proprio classico. Dietro l’apparente semplicità della costruzione narrativa, infatti, con l’espediente della personificazione degli animali-personaggi, quella a cui assistiamo è una favola amara. Gli animali soppiantano gli umani, espropriando la fattoria in cui lavorano sotto continui maltrattamenti. Dopo averne cacciato gli uomini-padroni la gestiscono autonomamente, fino a quando, però, lo spirito rivoluzionario non sarà tradito e verranno a imporsi altre forme di sfruttamento tra di loro. Un capolavoro densissimo e sempre attuale, che può esser letto come un’allegoria della parabola che ha visto nella Storia tante rivoluzioni trasformarsi in autoritarismi, o anche come un esempio di letteratura per l’infanzia che mostra in controluce il modello universale della lotta eterna tra giustizia e ingiustizia.
Cura e traduzione di Enrico Terrinoni
Edizione integrale