Descrizione
In un’Italia ribaltata eppure estremamente familiare, le complicazioni del pensiero e della parola sono diventate segno di corruzione e malafede, un trucco delle élite per ingannare il popolo, il quale, in mancanza di qualcosa in cui sperare, si dà a scoppi di rabbia e applausi liberatori, insulti via web e bastonate, in un’ininterrotta caccia alle streghe: i clandestini per cominciare, poi i rom, quindi i raccomandati e gli omosessuali. Adesso tocca agli intellettuali. Il primo ad essere preso di mira è il professor Prospero, colpevole di aver citato Spinoza in un talk show, peraltro subito rimbrottato dal conduttore: “Questo è uno show per famiglie, e chi di giorno si spacca la schiena ha il diritto di rilassarsi e di non sentirsi inferiore”.
Cogliendo l’occasione il ministro degli Interni istituisce il Registro Nazionale degli Intellettuali e dei Radical Chic per censire coloro che si ostinano a credersi più intelligenti degli altri.
La scusa è proteggerli, ma molti non ci cascano e, per non essere schedati, si affrettano a svuotare le librerie e far sparire dagli armadi i prediletti maglioni di cachemire.
In un crescendo paradossale e grottesco Giacomo Papi ci costringe a vedere, più che il futuro prossimo, il nostro presente. Con spietata intelligenza e irrefrenabili risate.
Questo libro non contiene parole difficili.
Autorità Garante per la Semplificazione della Lingua Italiana DL, 17/6, n. 1728