Descrizione
Ci sta una frase di Michelangelo piuttosto famosa, secondo cui il suo metodo di scultura consiste nel prendere un blocco di marmo, fissarlo finché la scultura non emerge e poi liberarla del marmo in eccesso. Che è un po’ quello che di norma si fa con la narrativa. Se si vuole raccontare, che so, una storia d’amore, ci si concentra sugli episodi significativi – l’incontro, il primo bacio, le litigate più dure, forse la fine della storia d’amore, forse il suo rafforzarsi. Insomma, si selezionano gli eventi più importanti e li si fa emergere in modo che, alla vista e alla lettura, e soprattutto alla memoria, assumano un particolare ordine e significato. Li si scrosta, quindi, di tutti quegli eventi, di tutti quei giorni in eccesso che pare la soffochino. Proprio come il marmo in eccesso con il prigioniero di pietra di Michelangelo.